Ghost in the Shell NIGHT FEVER!

In tutta Italia, per due sole giornate, più precisamente 11 e 12 marzo, si potrà trascorrere la serata al cinema con la maratona di due fantastici anime, Ghost in the Shell 2.0 e Ghost in the Shell Innocence, diretti dal regista Mamoru Oshii e tratti dal famoso manga di Masamune Shirow.

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Dragon Ball - La madre di Goku rivelata dopo 30 anni

In un'intervista contenute nelle pagine della raccolta Dragon Ball Episode of Bardock, l'autore Akira Toriyama ha svelato che nel volume del suo nuovo lavoro Ginga Patrol Jako, la cui uscita è prevista per il 4 Aprile, ci sarà un extra che presenterà ai lettori la madre di Son Goku.

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"Il volto di Kakashi verrà svelato", parola di Masashi

"Ho intenzione di svelarlo ma non so ancora in che modo, se attraverso il manga o nell’anime."
Queste le parole di Masashi Kishimoto - il creatore della famosa saga di Naruto - in una recente intervista.

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Dentro il Comiket: viaggio nel mondo delle fanzine

Il primo capitolo di una serie di interventi dedicati al mondo del fumetto e dell'animazione giapponesi, a cura di Alice Comi, cosplayer, sceneggiatrice di dōjinshi e inviata speciale di NipPop a Tokyo. Dalle fiere di manga al Charakro, un filo diretto con le ultime tendenze pop da Akihabara e Harajuku all'Italia.

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Kuroshitsuji ritorna con una nuova serie animata

La copertina del numero di febbraio della rivista di Square Enix “Monthly Gfantasy” annuncia che è in fase di produzione una nuova serie animata del famoso manga Kuroshitsuji di Yana Toboso.

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Il tributo dei Simpson a Hayao Miyazaki

 

Nel settembre 2013, durante la 70ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia in occasione della presentazione del film Kaze tachinu (lett. “Si alza il vento”, uscito nelle sale giapponesi il 20 luglio 2013) Miyazaki annuncia il ritiro dalle attività cinematografiche durante una conferenza stampa, in cui il regista giapponese individua i motivi della sua decisione nel tempo impiegato per la realizzazione dei suoi film, non più conciliabile con l'età avanzata.

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L’omofobia in Italia si combatte col manga: “It’s OK” firmato Renbooks

Quando si parla di omofobia in Italia? Sezioni politica e cronaca nera. Un quattordicenne gay e suicida alza il polverone mediatico necessario: è subito guerra tra chi vuole la legge sull’omofobia, chi vuole diritti come il matrimonio e l’adozione e chi invece non ne vuole sapere di concedere alcunché di tutto questo. Il bullismo è una piaga che colpisce da sempre la minoranza, la diversità e il bersaglio del momento, quello da prendere di mira perché va di moda così, non è più un nero, un ebreo o un immigrato, ma semplicemente una persona che ama in modo diverso dal “normale” eterosessuale.

Il progetto It’s OK della casa editrice Renbooks, dedicata dalla nascita a pubblicazioni esclusivamente GLBTQI, nasce proprio in questo contesto.

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Dazai X Furuya: il restyling manga di Lo squalificato

Nel 2009, per il centenario della nascita dello scrittore Dazai Osamu (1909-1948), in Giappone c'è stato un vero e proprio revival dell'autore. Il suo testo più noto, Ningen Shikkaku (人間失格, 1948 Lo squalificato), è tra tutte l'opera che ha ricevuto maggiore attenzione mediatica grazie ai tanti remake dedicati a un pubblico molto vasto: cinema d'autore (Ningen Shikkaku – The Fallen Angel, 2010), un progetto anime ambizioso ( Aoi Bungaku) e ovviamente anche alcuni manga. La versione a fumetti più interessante, con e nonostante i suoi limiti, è sicuramente quella di Furuya Usamaru, autore famoso in Italia per 51 Modi per salvarla e Genkaku PicassoNingen Shikkaku di Furuya Usamaru non è semplicemente una trasposizione, ma una vera reinterpretazione personale del famoso romanzo del 1948, ripreso in tutti i suoi elementi ed ambientato ai giorni nostri. Un mangaka naviga su internet alla ricerca di idee per una nuova opera. Incappato in un sito chiamato Ningen Shikkaku, lo apre e trova un lungo testo autobiografico. Ōba Yōzō è un ragazzo di famiglia altolocata che ha un rapporto controverso nei confronti del padre autoritario. Le buffonate e l'ipocrisia sono gli unici modi in cui Yōzō sente di potersi relazionare con gli altri esseri umani. Ancora adolescente, Yōzō abbandona la scuola e si divide tra i suoi disegni, l'alcool e le prostitute. Scoperto, viene diseredato, tenta un doppio suicidio con un'accompagnatrice e ne esce come unico superstite. Scagionato dall'accusa di istigazione al suicidio con i soldi della famiglia, scappa di casa dal suo protettore e diventa il mantenuto di una madre single.

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'Dōjinshi intention': riflessioni sulla nascita di un fenomeno

 

1. Generazione otaku

Chi sono gli autori del dōjinshi? Da cosa nasce l’intenzione di creare un prodotto considerato, al di fuori delle comunità di nicchia, un “surrogato” di scarsa rilevanza, nonché deviante, del manga?  Sharon Kinsella, docente all’Università di Manchester, specializzata in Japanese visual culture, culture giovanili, culture femminili, nonché cultura dell’industria, del discorso sociologico e dei cambiamenti della politica e del governo nel Giappone contemporaneo, fra gli anni novanta e duemila si è impegnata approfonditamente nella ricerca interdisciplinare e interculturale sul manga, sulla subcultura otaku [2], sui media e sul movimento del manga amatoriale.

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