Japan Matsuri - MAPPING POST-FUKUSHIMA JAPAN

 

MAPPING POST-FUKUSHIMA JAPAN

29 Marzo 2015, ore 12:45

Japan Matsuri

Via G. Cattori 3, Bellinzona (CH)

Nell’ambito del Japan Matsuri, l’associazione culturale NipPop presenta “Mapping Post-Fukushima Japan”

Il terremoto e lo tsunami che hanno colpito il Giappone l’11 marzo 2011 hanno causato la morte di oltre 15.000 persone, hanno strappato casa, scuola e ufficio a un numero molto maggiore di individui e hanno innescato un grave incidente al reattore nucleare di Fukushima Dai-ichi, i cui effetti dureranno per decenni. Questi eventi senza precedenti hanno riacceso timori mai del tutto sopiti. Non solo, ma nell’arco di pochi mesi ‘Fukushima’ è diventato il nuovo sinonimo per catastrofe nucleare, comprensibile anche dalle generazioni che non hanno memoria di Chernobyl.

Come dopo il 9 agosto 1945, ancora una volta siamo tutti dei sopravvissuti. Senza più certezze e sicurezze, non più protetti dalle nostre case, dalle nostre città, dai nostri corpi. Protagonisti di narrative che possono solo costruirsi sulla base di meccanismi di perdita o sottrazione: dell’innocenza, di punti di riferimento solidi, ma soprattutto del proprio io.

Un incontro che, attraverso il cinema, la fotografia, la letteratura, si propone come un viaggio nelle lacerazioni di un Giappone che ogni giorno si confronta con un nemico invisibile e spaventoso, nella consapevolezza che nulla sarà più come prima.

 

Relatori:

Paola Scrolavezza, traduttrice e critico, insegna Cultura e Letteratura Giapponese presso l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Si occupa di letteratura femminile moderna e contemporanea, e si interessa di scritture di genere, noir e SF. Ha tradotto Higashino Keigo, Ogawa Yoko, Hayashi Fumiko e Ekuni Kaori, ed è autore, con Luisa Bienati, del volume La narrativa giapponese moderna e contemporanea(Marsilio, 2009), e con Maria Roberta Novielli di Lo schermo scritto. Letteratura e cinema in Giappone (Cafoscarina, 2012). Dal 2011 è curatore di NipPop, evento annuale patrocinato dall’Università di Bologna, e incentrato sulle subculture del Giappone contemporaneo.

Francesca Scotti, scrittrice, è nata a Milano. Diplomata in Conservatorio e laureata in Giurisprudenza, nel 2011 ha esordito con la raccolta di racconti Qualcosa di simile (Italic), vincitrice del Premio Fucini e finalista al Premio Lussu Città di Offida. Dal libro è stato tratto l’omonimo cortometraggio per la regia di Alessandra Pescetta. Collabora con il sito web hounlibrointesta.it , la casa di produzione La Casa dei Santi, O barra O edizioni e Radio Popolare. L’origine della distanza (Terre di Mezzo Editore, 2013) è il suo ultimo libro. Vive tra l’Italia e il Giappone. Su Facebook la trovi qui, su Twitter è@framirtilli. Il suo sito è francescascotti.it.

Federica Cavazzuti nasce a Modena nel 1988. Da sempre appassionata di cultura giapponese e di arti visive, si laurea dapprima in Lingue e Letterature Straniere Moderne all’Università di Bologna con una tesi sulle artiste outsider giapponesi dal dopoguerra a oggi. Successivamente ottiene la laurea magistrale all’Università Ca’ Foscari di Venezia, indirizzo ‘Giappone Moderno e Contemporaneo’. Parallelamente alle collaborazioni con diverse istituzioni artistiche italiane ed estere, nel 2013-14 frequenta un master a Londra presso SOAS, School of Oriental and African Studies, in ‘Contemporary Art of Asia and Africa’, dove amplia la sua ricerca al resto dell’Asia e si avvicina ai gender studies.

Con la collaborazione e partecipazione di:

Andrea Funaro

Cesare Guerzoni

Michael Pacioni

Tania Sarti

 

 

Japan Matsuri è il festival giapponese della Svizzera italiana. Nell’arco di due giorni, il 28 e 29 marzo, il pubblico ha la possibilità di immergersi in un mondo affascinante e lontano, tra tradizione e modernità. Il festival propone un’ampia area espositiva, spazi ludici e d’intrattenimento, workshop, videogiochi, mostre e buona cucina giapponese, ma anche live show e concerti.

Il termine “matsuri” (祭り, o spesso solo 祭) spesso, in Giappone, indica un festival che si svolge in punti di ritrovo quali un tempio shintoista o buddista, un’area conosciuta della città o anche semplicemente una scuola. Data la natura del Festival in Ticino, il nome Japan Matsuri è apparso una scelta logica e naturale.

Sito Ufficiale

 

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