
Perché proprio Bologna? La Città dei Portici vista con gli occhi di una giapponese
L'autrice di narrativa e mangaka Keiko Ichiguchi ci spiega cosa le piace di Bologna, il suo rapporto con i portici e perché ha deciso di rimanere a vivere qui.

L'autrice di narrativa e mangaka Keiko Ichiguchi ci spiega cosa le piace di Bologna, il suo rapporto con i portici e perché ha deciso di rimanere a vivere qui.

In collaborazione con il Future Film Festival, NipPop® presenta: Neo Tokyo impact: fotogrammi della post apocalissi 3 aprile 2014 – ore 18:00 Cineteca di Bologna – Sala Cervi via Riva di Reno 72 Bologna

Si chiamano Ouendan, cantano, ballano e si allenano duramente per sostenere i gruppi sportivi universitari. In loro si fondono tradizioni ultra americane e antichi rituali giapponesi. Guerrieri e sportivi, con un'estetica che è contaminazione pura, capace di unire le felpe e le uniformi da cadetto alle fasce sulla fronte e il trucco da Kabuki.

Dando una rapida scorsa alle classifiche di vendita ufficiali per l’anno 2013 pubblicate da Oricon Inc. (principale riferimento per statistiche e informazioni sull’industria musicale in Giappone), salta subito all’occhio un’interminabile susseguirsi di nomi quali: Arashi, AKB48, Momoiro Clover Z, Kanjani8, Kis-My-Ft2… In una parola: idol.

Avete mai considerato l'esplorazione di luoghi creati dall'uomo, abbandonati o il cui accesso è vietato ai “non addetti”, come un hobby al pari della musica, della lettura e del fai-da-te?

A fine 2011 venni contattato da un mio caro amico, Jorge, il quale mi annunciò che a breve si sarebbe sposato, e che avrebbe avuto molto piacere ad avermi al suo matrimonio a Tokyo.

Traducendo l’indicibile – parte 1 Là, dove germogliano i clitoridi. Clitoride… che strana parola. Non capita spesso di usarla in conversazione – beh, a meno che non siate dei ginecologi, nel qual caso immagino che la sua pronuncia quotidiana a ripetizione potrebbe per voi raggiungere e superare l'efficacia di scioglilingua come i celeberrimi trentatré trentini – e secondo me non ha neanche un'assonanza onomatopeica con la parte anatomica che propone.

Da quando il Giappone ha iniziato ad emulare tendenze e stili della cultura euro-americana verso la fine del diciannovesimo secolo, è nata e si è sviluppata quella che oggi è chiamata street fashion, un insieme di tendenze moderne che si mescolano a quelle tradizionali. Oltre agli stili quali il lolita, il visual kei e tutte le sottocategorie da loro derivanti, ormai conosciuti in tutto il mondo, possiamo trovare mode meno rinomate, particolari ed intriganti.

Si chiama Pokémon With You Train ed è un treno nato dalla collaborazione tra le ferrovie giapponesi ed il famoso brand dei Pokémon.
Fa sorridere. 35 cm di altezza, un’impressionante voce acuta da bambino, occhi luminosi dal colore cangiante in base alle “emozioni”. Un vocabolario di 200 parole circa, per conversazioni semplici e comandi di base come accendere la tv o mettere il timer per cuocere la pasta. Un piccolo concentrato di tecnologia da assemblare pazientemente con le proprie mani, in 70 uscite per un costo totale di 1300 euro circa.