NipPop

Japanese Heels – L’estate di M.me Red: profondo rosso da gustare

13 Settembre 2015
M.me Red

Pensieri, parole, visioni, fragili come i più sottili e slanciati dei tacchi a spillo. Una rubrica firmata M.me Red.

 

Il tramonto in autunno: malinconico quando i raggi del sole calano obliqui dalla vetta dietro cui tramonta, e i corvi a gruppi di due, di tre, di quattro si affrettano disordinatamente al nido; piacevole è anche ammirare gli stormi ordinati dei gabbiani rimpicciolirsi sempre più all’orizzonte. L’armonia del vento e il ronzare degli insetti, quando il sole è calato, infondono una dolce tristezza. (Sei Shōnagon, Note del guanciale)

Puntuale come ogni trendsetter che si rispetti, Sei Shōnagon, la fashion blogger preferita di M.me Red, ci ricorda che l’estate volge al termine e l’autunno incombe. I primi tifoni minacciano le variopinte foglie degli aceri che proprio adesso in Hokkaido iniziano a ingiallire, preparandosi a inondare il paesaggio e il web di colori caldi, dal giallo oro al rosso al bronzo.

È la stagione del momijigari, il corrispettivo autunnale dello hanami di primavera, dal quale si differenzia tuttavia per la durata: non più una manciata di giorni, ma un paio di mesi. Tanto infatti impiegano gli aceri e gli altri meno famosi alberi protagonisti del foliage giapponese a tingere l’arcipelago in tutta la sua lunghezza.

Per la sopravveste cinese le tinte migliori sono il rosso, la combinazione rosa sul diritto e azzurro sul rovescio chiamata fior di glicine, e inoltre il rosso indaco per l'estate e la combinazione giallo sul diritto e verde sul rovescio chiamata campi d'autunno, per l'autunno. (Sei Shōnagon, Note del guanciale)

Si moltiplicano quindi le occasioni per sfoggiare kimono a tema o comunque in tinta, per progettare escursioni in località famose e ammirare il panorama offerto dalla natura gustando qualcuna delle prelibatezze “limited edition” dedicate alla stagione, che ogni anno puntualmente vengono messe in commercio. Come la birra lanciata qualche anno fa dalla Kirin.

Se non amate il biondo nettare del luppolo, potete sempre ripiegare sulle specialità in mood autunnale di Starbucks, i nuovissimi Roast Nutty Chestnut Latte e Roast Nutty Chestnut Frappuccino, in vendita dal 1 al 30 settembre. Delizie (?) al gusto di castagna e nocciola con un tocco di mandorla, disponibili nelle due versioni, hot & iced.

E se vi viene fame? In questo caso c’è il momiji tenpura, ovvero il tenpura di foglie d’acero. Le foglie vengono macerate a lungo nel sale e poi fritte finché non diventano croccanti al punto giusto.

Chissà se anche Sei Shōnagon le gustava, fra un post e l’altro, osservando annoiata dalla finestra la luna d’autunno…

Una notte, dopo la prima decade dell'ottavo mese, la luna splendeva luminosissima, e Sua Maestà, che si trovava a palazzo, avendo pregato la dama Ukon di suonarle la biwa, rimase seduta a ascoltare; intorno a lei si discuteva animatamente e si rideva; solamente una persona se ne stava silenziosa, appoggiata a una colonna. Sua Maestà, avendola notata, le chiese: “Perché non parli? Di' qualcosa, sei così triste!” “Sto solamente contemplando il cuore della luna autunnale”. (Sei Shōnagon, Note del guanciale)

 

 

 
 
Iscriviti alla nostra Newsletter!

Oltre a rimanere aggiornato sui nostri eventi e le nostre attività, riceverai anche l'accesso a contenuti esclusivi!

Marketing a cura di

Prossimi eventi

Articoli recenti

Mascotte design: il mondo delle delle mascotte giapponesi

In Giappone non c’è stazione ferroviaria, evento locale o spot turistico che non sia popolato da almeno una mascotte. Buffe, adorabili, a volte stranamente inquietanti, le Yuru-Kyara (o Yuru-Chara, ゆるキャラ) sono diventate un simbolo della cultura pop giapponese. Ma cosa sono esattamente queste mascotte? E soprattutto, perché i giapponesi le amano così tanto?

Leggi tutto

NipPop x FEFF27: “Dollhouse”

Come si fa a fare un film horror dopo una carriera trentennale di sole commedie? Questa è la domanda che critica e pubblico si sono posti quando Yaguchi Shinobu, noto regista giapponese, ha sorpreso tutti al Far East Film Festival di Udine quest’anno portando alla kermesse Dollhouse in anteprima mondiale. In questa storia di bambole possedute le risate sono sostituite da (forse troppi) jumpscare, ma comunque propone idee e suggestioni interessanti.

Leggi tutto

NipPop x FEFF27: “The Great Yōkai War” (2005) e “The Great Yōkai War: Guardians” (2021)

La cinematografia giapponese ha sin dagli albori un rapporto vivo e multisfaccettato con la tradizione folklorica, intesa non solo come raccolta di narrazioni arcaiche, ma come corpo simbolico capace di essere modulato e reinterpretato alla luce delle tensioni sociali e culturali contemporanee. In questa prospettiva si collocano The Great Yōkai War (2005) e The Great Yōkai War: Guardians (2021), due opere realizzate da Miike Takashi, regista caleidoscopico la cui produzione è impossibile da collocare in un singolo genere.

Leggi tutto