NipPop

Sognando.Incubo

15 Dicembre 2013
Paola Scrolavezza

SOGNANDO.INCUBO |

DREAMING.NIGHTMARE | RÊVANT.CAUCHEMAR

7 marzo – 17 maggio 2013
ONO Arte Contemporanea
Bologna | Via Santa Margherita 10 | www.onoarte.com
ONO arte è lieta di presentare Sognando incubo un ciclo d’incontri dedicati alla cultura e all’arte del Giappone contemporaneo.
Il progetto realizzato in collaborazione con Paola Scrolavezza e Francesco Vitucci dell’Università di Bologna, mira attraverso un percorso di 5 incontri ad illustrare una delle tematiche più attuali della società giapponese contemporanea ossia l’alienazione e lo spaesamento all’interno della metropoli e del tessuto sociale urbano.

Il tema verrà svolto attraverso i più diversi media, dal documentario al film passando per la letteratura, proprio per mostrare il peso e la pregnanza che esso ha.
L’iniziativa è realizzata con il patrocinio del Comune di San Lazzaro, dell’AISTUGIA, della Scuola di Lingue e Letterature, Traduzione e Interpretazione dell’Università di Bologna e dell’associazione TAKAMORI.
Tutti gli incontri si terranno presso la Galleria ONO Arte Contemporanea, alle ore 18:30.
7 MARZO:
BULLET BALLET di Tsukamoto Shinya
(1998, 83’15”, Bianco e Nero)
a cura di Marco De Lazzer
Proiezione del film con introduzione alle tematiche presentate dall’autore sulla solitudine generata dall’ambiente metropolitano, l’annichilimento dei sensi e la conseguente, spasmodica, ricerca di emozioni forti da parte delle nuove generazioni. Inoltre verrà condotta un’analisi sulle tecniche filmiche utilizzate, come l’illuminazione a luce stroboscopica, il bianco e nero ad alto contrasto e la regia pirata che lavorò in esterni senza autorizzazione alcuna
29 MARZO:
SCRIVERE PER FUKUSHIMA
UN PONTE PER FUKUSHIMA, UN PONTE PER LA SPERANZA
AA.VV, 2013, Atmosphere edizioni
Presentazione del libro
Il terremoto e lo tsunami che hanno colpito il Giappone l’11 marzo 2011 causarono la morte di oltre 15.000 persone, strapparono casa, scuola e ufficio a un numero molto maggiore di individui e innescarono un grave incidente presso la centrale nucleare di Fukushima, i cui effetti dureranno per decenni. Questi eventi senza precedenti hanno costretto i giapponesi a pensare e agire in nuovi modi, modi che hanno trovato ovviamente riflesso nella scrittura.
E’ per questo che Atmosphere edizioni ha deciso di raccogliere le voci e le testimonianze di alcuni tra i più influenti scrittori giapponesi contemporanei in un libro il cui ricavato andrà in beneficienza per la ricostruzione di Fukushima.
ONO arte lo presenta in esclusiva per Bologna in una serata in cui riflessione sociale e letteratura contemporanea si incontrano a scopo benefico.
Gli scrittori:Abe Kazushige, Aoki Jungo, Enjo To, Fukunaga Shin, Furukawa Hideo, Kashimada Maki, Kawakami Mieko, Kinoshita Furukuri, Makita Mayuko, Matsuda Aoko, Murata Sayaka, Nakamori Akio, Nakamura Fuminori, Ono Yoko, Shigematsu Kiyoshi, Yoshikawa Yasuhisa.
I traduttori: Giorgio Amitrano, Luisa Bienati, Gianluca Coci, Matilde Mastrangelo, Andrea Maurizi, Maria Teresa Orsi, Antonietta Pastore, Paola Scrolavezza, Laura Testaverde.
Interverranno:
Ichiguchi Keiko, mangaka
Paolo Salom, giornalista e autore dell’ebook Fukushima e lo tsunami delle anime. Come vivono i giapponesi a un anno dal disastro
12 APRILE
PROIEZIONE DEI DOCUMENTARI Hikikomori e Aokigahara

Le tematiche dell’alienazione verranno affrontate attraverso la proiezione di due documentari particolarmente significativi nel panorama contemporaneo che illustrano due fenomeni di difficile comprensione al mondo occidentale: l’auto segreazione e il suicidio di massa assistito. I documentari: Hikikomori e AokigaharaSuicide Forest verranno presentati con l’integrazione di brani estratti da Blu quasi trasparente di Murakami Ryu e da Mi Farò Mummia di Shimada Masahiko.

Hikikomori, di Francesco Jodice e Kal Karman, (2004).
Una serie di interviste nella Tokyo contemporanea sul tema degli hikikomori, giovani che, sentendo la pressione della società e incapaci di relazionarsi in un mondo frenetico come quello metropolitano, decidono di abbandonare i contatti con l’esterno per rinchiudersi nelle loro stanze, dove l’unico spiraglio si apre attraverso mezzi tecnologici multimediali. Il documentario mostra la contraddittorietà di un ambiente in cui la comunicazione e l’adattamento sono sempre più compromessi dalla frenesia.
Aokigahara – Suicide Forest, Produzione VICE, (2011).
Azusa Hayano, di professione geologo, ci accompagna nel folto della foresta di Aokigahara, ai piedi del monte Fuji. La foresta, resa popolare dal racconto Kuroi Jukai, in cui un giovane amante decide di togliersi la vita proprio ad Aokigahara, è divenuta un vero e proprio luogo ideale dove ogni anno un numero spropositato di persone decide di togliersi la vita, aiutati da una guida al suicidio, molto popolare in Giappone, che spiega tutti gli accorgimenti pratici da prendere per inoltrarsi verso l’autoannullamento.

26 APRILE:
SELF-UNDERSTANDING URBANO E ANNULLAMENTO IDENTITARIO: FRAMMENTI DI SUBCULTURE OMOEROTICHE NEL GIAPPONE CONTEMPORANEO
a cura di Lorenzo Mazzoni
Lo studio socio-culturale dell’omosessualità maschile è una tematica che genera ancora molta repulsione e imbarazzo all’interno degli stessi confini nazionali nipponici. Questo intervento si propone di indagare alcune specifiche condizioni dell’omosessualità maschile nel Giappone contemporaneo: dopo un’iniziale presentazione delle più recenti dinamiche di self-understanding omosociale, verranno presi in esame due film esplicativi: Bara no sōretsu (Il funerale delle rose) di Matsumoto Toshio, prodotto nel 1969, e Hatachi no binetsu (A touch of fever), pellicola realizzata da Hashiguchi Ryôsuke nel 1993. Mentre il primo è considerato come il simbolo della nouvelle vague giapponese degli anni Sessanta, il secondo indaga la sensazione di vuoto e di alienazione vissuta dai protagonisti. In seguito, si prenderà in esame Yes ・Yes ・Yes (Yes, yes, yes), romanzo d’esordio di Hiruma Hisao (1960), un’opera “pasoliniana” che racconta in un linguaggio crudo e tagliente la vicenda di un adolescente, Jun, ritratto mentre muove i primi passi nel girone infernale della prostituzione maschile nella contemporanea realtà underground di Tōkyō. La riflessione verrà dunque sviluppata sul rapporto dialettico e di interlocuzione che società, letteratura e cinema possono intrattenere tra loro, mettendo in rilievo una forte dicotomia di stampo dialettico tra i generi.
17 MAGGIO:
FRANCESCA SCOTTI
L’ORIGINE DELLA DISTANZA
Terre di Mezzo Edizioni, 2013
Presentazione del romanzo
A concludere il ciclo di incontri verrà presentato l’ultimo romanzo di Francesca Scotti, scrittrice giornalista ed esperta di arte orientale. La lettura mostra con uno sguardo occidentale quel senso di spaesamento, stupore ed alienazione che generati dal tentacolare ambiente metropolitano di Tokyo.
In breve, Vittoria decide di volare in Giappone per amore di Lorenzo, che lavora là. All’ultimo però lui le fa sapere che deve andarsene e non può aspettarla, ma insiste perché lei parta lo stesso e vada a stare nel suo appartamento. Lei cede, e si trova catapultata in un Paese inatteso, dove c’è chi “sparisce” grazie ad apposite agenzie, chi si isola senza uscire più, chi smette di mangiare per paura delle radiazioni. E quando alla fine metterà piede a casa di Lorenzo scoprirà qualcosa che avrebbe preferito ignorare. Storie intrecciate in un romanzo sulla distanza come difficoltà nelle relazioni, rifiuto del proprio corpo, amore come salvezza non sempre possibile.
Sarà presente l’autrice, Francesca Scotti.

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