Il mondo del manga è un universo letterario in continua espansione. Esso tocca argomenti, epoche storiche, generi e tematiche per tutti i gusti. Però, come ci ha fatto notare Paolo La Marca, esperto di storia del fumetto giapponese, la maggior parte delle storie raccontate ai lettori di manga sembra avere in comune un elemento che le unisce a prescindere dall’intrinseca diversità tra una e l’altra, una fame molto specifica: quella per il profondo simbolismo che il cibo può veicolare attraverso giochi di senso e allusioni.
Lo scorso 25 marzo si è tenuto presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne di Bologna l’incontro con la mangaka Kan Takahama dedicato alla sua ultima opera pubblicata in Italia, Il Gusto di Emma.
Nichilista e maledetto, la genesi dell’anticristo partorito dalle menti dei fratelli Nishioka, il vangelo soggettivista de Il bambino di Dio ( Kama no kodomo 神の子).
Hell Baby (Gaki Jigoku) è un manga in un unico volume scritto e disegnato da Hino Hisashi. Pubblicato in Giappone nel 1987, in Italia è arrivato a ottobre di quest’anno, nella traduzione di Asuka Ozumi per DynitManga.
Dopo vent’anni, nel 2017, il manga del maestro Nihei, ormai considerato un cult del genere Sci-fi sponda cyberpunk, torna e diventa un film d’animazione claustrofobico, dinamico e dal forte impatto visivo.
Un nuovo capolavoro in bianco e nero della mangaka Kan Takahama, una storia commovente e travagliata, incorniciata dalla malinconia di un Giappone ottocentesco costretto a fare i conti con i limiti dei propri confini.