Una donna e la guerra: storie di sopravvivenza in un Giappone devastato


Può la guerra generare emozioni? Il fuoco di un bombardamento aereo dipingere spettacoli di luce in un cielo notturno? Nel Giappone devastato dal secondo conflitto mondiale, sensualità perversa e bellezza corrotta prendono forma attraverso i pensieri nichilisti di una donna, la protagonista di due dei racconti di Sakaguchi Ango che ritrova vita nelle vignette della mangaka Kondō Yōko.

Sakaguchi Ango (1906-1955), poliedrico autore noto per il suo stile di vita anticonformista, eccentrico e provocatorio, si distingue all’interno di quella cerchia di trasgressivi autori postbellici  accomunati da una vena artistica decadente per la sua visione del mondo e del destino marcatamente nichilista.
Particolarmente apprezzati sono i racconti brevi Sensō to hitori no onna (Una donna e la guerra) e Zoku sensō to hitori no onna (Una donna e la guerra, parte seconda), ambientati in una Tokyo in ginocchio, stremata a causa degli incessanti raid aerei ed incendi.

La devastazione avanza inesorabile, e il suo culmine coincide con la fine della guerra e la resa del Giappone. Non c’è posto per i sentimenti umani tra le macerie fumanti, né sgorgano più lacrime da occhi ormai abituati a scenari di disperazione e povertà. Ma sopravvivere è anche la forza istintiva, brutale, eppure innocente e spensierata dell’amore carnale, scevro da costruzioni mentali e perbenismi. L’eros messo in scena da Sakaguchi Ango è autentico e puro, un intreccio di emozioni e corpi che nasce dalla consapevolezza della fine imminente, della morte.
Entrambi i testi, riportati nel volume in traduzione italiana e in versione integrale fanno da prologo alla trasposizione manga di Kondō Yōko, e mettono in scena la medesima vicenda ma raccontata dai differenti punti di vista dei due protagonisti.
Nomura, scrittore nichilista, accoglie in casa una giovane donna, ormai ex proprietaria e prostituta del locale in cui serviva alcolici e dove Nomura era cliente abituale. Le previsioni pessimistiche riguardo l’esito della guerra, i bombardamenti aerei nei quartieri vicini, il Giappone vicino alla resa hanno spinto i due a vivere insieme in una sorta di limbo temporale, sospesi tra la vita e la morte, presente e futuro, tra la relativa sicurezza dell’abitazione dell’uomo e le mura delle case vicine che si sgretolano sotto i colpi dell’esercito nemico.
Consumano un rapporto proibito e sconveniente per la società in cui erano abituati a vivere prima che il conflitto esplodesse nelle loro vite, fissando come scadenza per la loro convivenza proprio la fine della guerra, convinti dell’impossibilità di sopravvivere a lungo in simili condizioni.
Un passato burrascoso come quello della donna, però, è difficile da celare e riemerge continuamente sotto forma di insaziabile appetito sessuale. L’amore che inizia a provare per Nomura, le premure dell’uomo, non sono sufficienti a placare la sua libido. Ed ecco che la guerra irrompe nella sua vita in modo sconvolgente, irrorando il suo corpo di emozioni talmente forti da farlo tremare per il godimento. I bombardamenti di notte e l’adrenalina che provocano le fanno sperimentare un’eccitazione mai provata prima.
Ne consegue un amore distorto e malato nei confronti della guerra, un desiderio di morte superiore a quello di Nomura che, pur esprimendo spesso il suo pessimismo, resta ancorato alla realtà. Ed è proprio questo suo atteggiamento analitico e distaccato a rendere manifeste anche al lettore le stranezze nei comportamenti della donna, e a generare dentro di lui conflitti sentimentali.
È proprio l’unicità della sua compagna a renderla speciale ai suoi occhi, ma è anche la causa di un odio latente nei suoi confronti, che si traduce in un’alternanza di rapporti sessuali delicati e violenti.
La loro insolita convivenza è un rifugio sicuro in attesa dell’inevitabile, che però giunge in modo inaspettatamente rapido. I due, che attendevano giorno dopo giorno la distruzione totale del Giappone, sopravvivono, stupiti da uno scenario mai contemplato prima, i “giorni della noia e della pace”, continuando a sognare nostalgicamente la guerra.

I punti di vista e le relative vicende dei due protagonisti si fondono nell’adattamento manga di Kondō Yōko, che, dando lo spazio necessario al flusso di pensieri di entrambi, riporta in scena con nuova linfa i drammi della seconda guerra mondiale.
I tratti e il disegno sono semplici e puliti, quasi a voler stridere con gli eventi narrati, e il corpo nudo della donna, vero protagonista dell’opera, si rivela in numerose tavole risplendendo di purezza e oggettiva bellezza e armonia, emergendo come gemma preziosa tra le macerie ed il degrado.

Una donna e la guerra è edito in Italia in un volume unico da Dynit, per la collana Showcase curata da Asuka Ozumi, con le traduzioni di Maria Teresa Orsi e Asuka Ozumi, e disponibile dal 19 settembre in fumetteria e libreria al costo di 16,90€.

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