HBO Asia e Hulu Japan rendono omaggio al personaggio più poliedrico e amato di Sir Arthur Conan Doyle.
Un uomo viene ritrovato morto all’aeroporto internazionale di Tokyo. È crollato al suolo, dopo che il suo stomaco ha subito una violenta esplosione. Ma per quale motivo? Il crimine è efferato, senza movente. Non c’è nessuna prova, nessun indizio. Sembra un caso irrisolvibile, ma è proprio qui che entra in scena Miss Sherlock.
Riprendiamo dall’inizio: Wato Tachibana è un giovane medico volontario, di ritorno in Giappone dopo una pericolosa missione in Siria. Ad accoglierla all’aeroporto c’è il suo maestro e amico Takayuki Mizuno, impaziente di conoscere tutti i dettagli del viaggio. Eppure, nel bel mezzo della conversazione, l’uomo stramazza al suolo, dilaniato da una misteriosa esplosione partita dall’interno del suo corpo. Forze dell’ordine e soccorsi accorrono immediatamente sul posto: il caso viene affidato all’ispettore Raimon e al sergente Shibata, del Dipartimento di Polizia metropolitana di Tokyo. Sul posto, Wato conosce anche Sara Shelley Futaba, un’arrogante detective in tacchi a spillo che si fa chiamare Sherlock. Ansiosa di scoprire chi si celi dietro la morte di Mizuno, Wato accetta di fare coppia fissa con la misteriosa sconosciuta, che, stranamente, sembra sapere tutto della sua vita.
I riferimenti alle opere del maestro del giallo Sir Arthur Conan Doyle sono innegabili, a partire dallo pseudonimo della nostra protagonista. Anche Wato ha qualcosa di familiare: anche lei, come il fedele compagno di Holmes, torna da una missione in zona di guerra, anche lei è un medico. Wato è il nostro Watson. Elementare. E se anche questo non ci bastasse, lo stesso indirizzo di casa delle due ci riporta immediatamente alla mente Baker Street e a bussare alla porta del 221B.
D’altra parte, la Sherlock-mania è esplosa in Giappone da diverso tempo ormai: le prime pagine de L’uomo dal labbro spaccato fanno capolino su un periodico nel 1894. Cinque anni dopo, anche Uno studio in rosso e Le avventure di Sherlock Holmes vengono tradotti in lingua giapponese. L’opera riceve un notevole gradimento in pochissimo tempo, finché nel 1977 Tsukasa Kobayashi fonda il Japan Sherlock Holmes Fan Club, una delle associazioni di appassionati più importanti dopo la Sherlock Holmes Society of London. Da questo momento in poi il successo dell’opera cresce in modo esponenziale, tant’è che lo stesso Holmes diventa un personaggio estremamente popolare , rappresentato in vari modi, anche nei più disparati. Solo per fare un esempio, nella serie animata di metà anni Ottanta Sherlock Hound il noto investigatore assume le sembianze di un… cane fulvo!
Ancora una volta con Miss Sherlock l’universo dell’autore e drammaturgo scozzese viene rimescolato e trasmutato, pur mantenendosi costante in alcuni dettagli. Sara suona il violoncello e non il violino come da copione ed è una donna che si muove per le affollate, pericolose strade di Tokyo. Eppure, possiede una fredda ed elegante sagacia che, pur non permettendo di identificarla del tutto con il personaggio che interpreta, quantomeno lo rispetta.
E dopotutto lo stesso Benedict Cumberbatch, star dell’omonima serie televisiva prodotta da BBC, durante una recente intervista, si è detto entusiasta all’idea di un nuovo Sherlock Holmes tutto al femminile. Perché non darle una chance?