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E se One Piece fosse uno shōjo manga?

19 Marzo 2020
Beatrice Bianca Bonetti

La mangaka Yōko Maki torna in scena per reinterpretare il manga shōnen One Piece come se fosse uno shōjo manga. Rubber e la sua ciurma vengono ridisegnati e catapultati in una scuola superiore per ragazze, dove il nostro amato pirata è l’unico ragazzo.

               

Il manga One Piece è il rappresentante per eccellenza del genere shōnen. La storia di Eiichira Oda è infatti una saga piratesca caratterizzata da avventure, sfide eroiche, lotte e scazzottate, gli elementi tipici dei manga shōnen, rivolti a un pubblico di ragazzi. Il manga è uno dei capisaldi della rivista Weekly Shōnen Jump, fin dalla sua prima uscita nel 1997. Ma cosa sarebbe successo se One Piece fosse stato uno shōjo manga, ossia un manga per ragazze?

         

                                              Rubber ridisegnato da Yoko Maki come protagonista di uno shōjo manga

Il progetto è della mangaka Yōko Maki, artista di spicco del genere shōjo: tra i titoli da lei creati ricordiamo I Love You, Baby, Romantica Clock e Yamamoto Zenjirou to Moushimasu. La fumettista si era ritirata nel 2019, ma ha deciso di prendere nuovamente in mano matita e penna per produrre una serie di illustrazioni in stile shōjo dei protagonisti principali del manga One Piece.

                                             

La premessa della storia è che il protagonista, Monkey D. Rufy, è un nuovo studente appena arrivato all’istituto Whole Cake Academy, una scuola fino a quel momento solo femminile. Il pirata con il cappello di paglia che tutti noi conosciamo utilizza il suo potere di “uomo di gomma”, da cui il soprannome Rubber nella versione anime italiana, per sconfiggere i nemici a suon di pugni. In questa versione invece, il suo potere viene utilizzato in maniera diametralmente opposta, ossia per eseguire il romantico gesto del kabe-don. Il gesto del kabe-don, tipico degli shōjo manga, viene utilizzato dai protagonisti maschili per forzare la donna amata contro una parete con una mano e confessarle il proprio amore.

                                         

                                                                       Charlotte LinLin in versione shōjo manga

Grazie a questi poteri e al fatto di essere l’unico ragazzo nell’istituto, Rubber attira l’attenzione di Charlotte LinLin, conosciuta anche come Big Mom, una dei quattro imperatori ed antagonista del nostro protagonista. L’artista ha reinterpretato completamente questa figura, che da vecchia signora dalla statura intimidatoria assume le sembianze di una ragazza a capo del consiglio studentesco. La ragazza, prima di innamorarsi follemente di Rubber, era interessata solamente alle caramelle; un cambio di personaggio radicale dunque.

         

                                                  I protagonistii di One Piece in versione shōjo manga

Tra gli altri personaggi ridisegnati vi sono Nami, che al posto del suo solito bikini a righe verdi e bianche indossa un maglione con lo stesso pattern; l’archeologa Nico Robin, diventata una studentessa e libraia, che ha letto tutti i libri del catalogo dell’accademia; l’imperatrice pirata Boa Hancock, ora a capo del comitato di abbellimento del campus, che con la sua bellezza ha conquistato molti ammiratori. Anche lei, tuttavia sente le farfalle nello stomaco quando incrocia Rubber nei corridoi. La visone Carrot, a capo del comitato per il benessere degli animali, è stata trasformata in una dolce ragazza con un cappello con orecchie di coniglio, mentre la principessa Vinsmoke Reiju ha un fratello minore che occasionalmente si intrufola all’Accademia, chiaro riferimento al fratellino Sanji. Tashigi da capitano di vascello è stata trasformata in capitano del club di kendo.

Per il momento la mangaka Maki ha ridisegnato solo questi otto personaggi, che le sono stati commissionati come parte della promozione del videogioco One Piece: Pirate Warriors 4, in uscita il 26 marzo 2020 in Giappone e il giorno successivo nel resto del mondo. Il progetto trae spunto da un gioco di parole basato sui kanji del titolo del nuovo videogioco, Pirate Warriors, che nell’originale giapponese è Kaizoku Muso 海賊無双 (Pirati invincibili), trasformato in Kaizoku Muso 海賊夢想 (Pirati sognanti).

             

Non è la prima volta che i personaggi di One Piece vengono re-immaginati. Nel 2017 infatti la nota marca di noodles istantanei Cup Noodle, prodotta da Nissin Foods ha lanciato la campagna “Hungry Days”, con protagonisti i personaggi di famosi anime. La campagna prevede una rielaborazione dei personaggi che vengono trasportati ai giorni nostri e trasformati in adolescenti, il tutto grazie ai disegni della mangaka Eisaku Kubonouchi. Negli spot della campagna “Hungry Days” i personaggi di One Piece sono stati trasformati in studenti delle superiori di 17 anni. La particolarità di questa campagna è una rivisitazione dei protagonisti degli anime e manga a cui siamo più affezionati che li rende “normali”, quindi personaggi in cui possiamo rispecchiarci. La rock band Bump of Chiken ha realizzato la canzone per lo spot, intitolata Kinen Satsuei. La campagna ha festeggiato emblematicamente i 20 anni dell’opera di Oda, facendo rivivere ai fan i momenti più significativi della serie. “Hungry Days” ha pubblicato quattro spot, il primo con protagonista Zoro, il secondo con Nami, il terzo con Vivi e uno speciale con tutta la ciurma. Il quarto ed ultimo spot, distribuito nel 2020, ha come protagonista Portgas D. Ace, dall’Arco di Marineford.

Il franchise di One Piece continua a riscuotere un grande successo non solo in Giappone, ma anche a livello internazionale. Noi siamo molto curiosi di scoprire se e come Yōko Maki interpreterà in versione romantica e femminile l’infinità di personaggi che lo popolano, e voi?

Fonte: SoraNews24

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