NipPop

Quando il trash italiano incontra il pop giapponese

9 Agosto 2017
Andrea Funaro

 

Ci sono momenti in cui la cultura bassa valica i confini, viaggia per migliaia di chilometri e si avvinghia con tutti i tentacoli alla cultura locale.

È il caso del pop giapponese, che ormai da anni a questa parte è disponibile ovunque nel mondo, in qualsiasi momento. Pensate solo che siamo passati in pochi anni dallo zero assoluto in termini di contenuti disponibili al consumo, al simulcast, ovvero al poter usufruire di qualsiasi prodotto dell'animazione esattamente il giorno dopo la messa in onda giapponese.

Tutto questo grazie ad internet ovviamente.
E sempre su internet quindi la cultura pop si mescola alla cultura locale, creando mostri e meraviglie che mai avremmo potuto immaginare qualche anno fa.

Come Gerry Scotti Vocaloid, il presentatore più amato d'Italia che si esibisce sulle note di una canzone di Hatsune Miku.

 

 

Oppure Don Matteo: Bizzare Adventure, il paladino e santo protettore di Gubbio che in verità ce l'ha proprio con Dio in questo mashup con la opening de Le bizzarre avventure di JoJo (Jojo no kimyō na bōken ジョジョの奇妙な冒険 ) .
Degna di nota è anche la versione politica, Le Bizzarre Avventure di Razzi.

 

Restando sempre in ambito politico, come non citare l'epico Shingeki no Renzi, in cui il nostro eroe cerca di sconfiggere i giganti dei partiti avversari a suon di riforme e ottanta euro.

 

 

E per finire, l'ultimo arrivato, in cui Fantozzi si trasforma in uno sventurato Spike Spiegel in questo mashup con Cowboy Bebop.

 

 

Ovviamente non tutto ha origine dagli anime: esiste anche un vasto filone dedicato alla musica, quella vaporwave. Eccone un esempio con ウンベルト S M A I L A – 喝采|| C O L P O || G R O S S O|| イタリアセブン, programma che, ironia della sorte, ebbe un grandissimo successo anche in Giappone, tanto da essere ancora mandato in onda sui canali via cavo con il titolo ねむれナイト コルポグロッソ  Notti Insonni – Colpo Grosso.

Insomma, tutto sembra migliore quando ha un profumo di casa, vero? Noi speriamo che questo trend continui a sfornare perle simili, ma saremmo contenti anche se ogni tanto succedesse il contrario, come in questo caso.

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Oltre a rimanere aggiornato sui nostri eventi e le nostre attività, riceverai anche l'accesso a contenuti esclusivi!

Marketing a cura di

Prossimi eventi

Articoli recenti

NipPop x FEFF27: “Dollhouse”

Come si fa a fare un film horror dopo una carriera trentennale di sole commedie? Questa è la domanda che critica e pubblico si sono posti quando Yaguchi Shinobu, noto regista giapponese, ha sorpreso tutti al Far East Film Festival di Udine quest’anno portando alla kermesse Dollhouse in anteprima mondiale. In questa storia di bambole possedute le risate sono sostituite da (forse troppi) jumpscare, ma comunque propone idee e suggestioni interessanti.

Leggi tutto

NipPop x FEFF27: “The Great Yōkai War” (2005) e “The Great Yōkai War: Guardians” (2021)

La cinematografia giapponese ha sin dagli albori un rapporto vivo e multisfaccettato con la tradizione folklorica, intesa non solo come raccolta di narrazioni arcaiche, ma come corpo simbolico capace di essere modulato e reinterpretato alla luce delle tensioni sociali e culturali contemporanee. In questa prospettiva si collocano The Great Yōkai War (2005) e The Great Yōkai War: Guardians (2021), due opere realizzate da Miike Takashi, regista caleidoscopico la cui produzione è impossibile da collocare in un singolo genere.

Leggi tutto

NipPop X FEFF27 – “Rewrite”

Rewrite, presentato alla 27esima edizione del Far East Film Festival in prima mondiale, segna il ritorno di Matsui Daigo a Udine tredici anni dopo il suo debutto con Afro Tanaka e lo fa con il suo primo – riuscitissimo – tentativo di incursione nella fantascienza. In Giappone il film è atteso nelle sale a luglio 2025.  Matsui Daigo e Ueda Makoto, sceneggiatore di film come Summer Time Machine Blues (2005) o Beyond The Infinite Two Minutes (2020), si cimentano in un’impresa non semplice, ovvero quella di riscrivere e riproporre un tema che si trova già saturo nei drammi romantici giapponesi: i viaggi nel tempo. E ci riescono, creando un prodotto che si dimostra equilibrato, ironico e profondo.

Leggi tutto