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 NipPop x Feff27: “She Taught Me Serendipity”

3 Maggio 2025
NipPop Staff

La regista Ohku Akiko torna al Far East Film Festival con una nuova toccante pellicola in anteprima europea dedicata all’amore giovanile e alla profondità dei sentimenti umani. Si tratta di She Taught Me Serendipity, primo film nel quale – a differenza delle precedenti pellicole – a essere protagoniste non sono ragazze alla ricerca dell’amore.

Tratto dal romanzo Kyō no sora ga ichiban suki, to mada ienai boku wa scritto da Fukutoku Shūsuke nel 2020, la pellicola vede protagonista Konishi Toru, uno studente universitario stravagante e non molto popolare, interpretato dall’attore emergente Hagiwara Riku. Il ragazzo ha solo due amici, il compagno di università Yamane e la collega Sacchan con la quale lavora in un bagno pubblico. La vita di Toru subisce una svolta improvvisa quando conosce Sakurada Hana, una ragazza eccentrica come lui, che porta i capelli legati in uno chignon. Tra i due nascerà una tenera amicizia destinata a evolversi, ma che dovrà anche fare i conti con Sacchan e i suoi sentimenti.


Il film tocca diversi temi legati all’età giovanile, quando i ragazzi si confrontano con il processo del diventare adulti e si ritrovano ad affrontare le emozioni in modo sempre più complesso. Spicca in particolare il tema del rapporto fra sé e gli altri, un rapporto spesso complicato in cui si cerca di nascondere le proprie emozioni per evitare che gli altri entrino nella nostra intimità più profonda. La pellicola infatti si apre con la particolare scena di Toru che si reca al campus dell’università tenendo un ombrello aperto nonostante la splendida giornata di sole. Per il ragazzo si tratta di un’armatura, una corazza, dietro cui si barrica per evitare il più possibile di parlare con gli altri e far captare ai compagni di studio le sue emozioni. Allo stesso modo anche la sua nuova amica Hada cerca di proteggere se stessa dal dolore che si porta dentro legando i capelli in uno chignon che la fa sentire “invincibile”, come lei stessa afferma nel corso del film. 

Sebbene il tono sia quello comico, tipico delle commedie romantiche, la regista va oltre i confini del genere e affronta tematiche forti quali il dolore per la perdita dei propri cari. Infatti, un ulteriore elemento che lega le vite di Hada e Toru è la perdita di un famigliare: nell’emblematica scena dell’appuntamento all’acquario per la prima volta i due giovani si tolgono la corazza e l’uno apre il proprio cuore all’altra, abbandonandosi a quel conforto reciproco probabilmente desiderato da tanto tempo.

A livello narrativo la pellicola non si limita a raccontare le vicende dal punto di vista di un unico personaggio, ma utilizza una prospettiva corale al centro della quale sono ora Toru, ora Hana e ora Sacchan. Ciascuno dei ragazzi intrattiene un dialogo profondo e toccante con se stesso attraverso il quale fluiscono tutte le loro emozioni, indicendo una intensa riflessione sul valore dell’amore e sul dolore della perdita. Si tratta sicuramente di una scelta azzardata in un’epoca in cui a causa della crescente incapacità delle persone di mantenere l’attenzione per un periodo di tempo prolungato i contenuti sono per lo più brevi. Tuttavia, questi monologhi rivelano anche l’inusuale capacità di scrittura tanto di Fukutoku Shūsuke quanto della regista Ohku Akiko.

Filo conduttore delle varie vicende è il concetto di serendipity, la capacità di fare scoperte felici e inaspettate proprio quando si sta cercando altro o quando non si sta cercando nulla in particolare. Toru impara questa parola da Hana e la ragazza rappresenta una scoperta felice per il ragazzo, che diventa sempre più solare e più forte. Bisogna però fare attenzione a non dimenticare gli amici che sono sempre stati al nostro fianco, soprattutto quando si vive una nuova relazione. Toru scoprirà a proprie spese, infatti, cosa significa voltare le spalle a chi l’ha sempre supportato, e la sofferenza busserà nuovamente alla sua porta.

Dal punto di vista musicale, la pellicola alterna melodie più ritmate e vivaci a canzoni più malinconiche e tristi. Un elemento emblematico del comparto sonoro strettamente legato allo sviluppo narrativo è il rapporto che Toru e Hana hanno con rumori particolarmente forti. Prima fastidiosi o addirittura tali da incutere timore, diventano alla fine una sorta di salvagente che permette loro di sfogare il dolore.

She Taught Me Serendipity è dunque un film commovente e coinvolgente che spinge lo spettatore a interrogarsi sull’amore, sulla felicità e su una vita vissuta senza rimpianti, e che lo invita a cogliere le sorprese belle della vita senza però dimenticare le persone che gli stanno accanto. Tra momenti comici e altri drammatici, la regista accompagna il pubblico in un viaggio attraverso le emozioni umane e mostra con sincerità e senza filtri le fragilità dei ragazzi giovani, fragilità che spesso gli adulti sottovalutano o non sono in grado di vedere.

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