NipPop

NipPop x FEFF 23 – Hold Me Back

2 Luglio 2021
Francesca Gozzoli

Hold Me Back (Watashi wo kuitomete), film giapponese diretto dalla regista Ohku Akiko e riadattamento del romanzo della famosa scrittrice Risa Wataya, è stato presentato al Far East Film Festival il 29 giugno. Il film vede la protagonista Mitsuko alle prese con un dilemma: una relazione amorosa potrebbe far scomparire l’onnipresente consulente che vive nella sua mente e che lei chiama A?

Ohku Akiko ritorna al FEFF! Dopo aver partecipato l’anno scorso con My Sweet Grappa Memories e alla ventesima edizione della kermesse con l’acclamata commedia romantica Tremble All You Want, vincitrice di diversi premi, la regista giapponese presenta quest’anno la sua ultima opera: Hold Me Back, una commedia tragicomica che affronta a tratti temi impegnativi come la solitudine, salvo alleggerire subito dopo l’atmosfera con un siparietto comico o una battuta.

Mitsuko, la protagonista interpretata da Non, è un’impiegata che è contenta della sua vita solitaria, con pochi amici e con il suo consulente mentale A. A la aiuta nei problemi di tutti i giorni, le consiglia cosa fare se si trova in difficoltà, la consola nei momenti di tristezza e le tiene compagnia. Il problema sorge quando si accorge di essere innamorata di Tada-kun, interpretato da Hayashi Kento, un giovane dipendente della sua azienda con il quale ha instaurato un legame intimo che però mette a rischio la sua vita da single così come l’ha sempre vissuta.

Mitsuko è consapevole del fatto che A non esiste, eppure nel contempo è diventato una figura talmente importante per lei e per la sua quotidianità che le risulta ormai quasi impossibile immaginare una vita senza di lui. Tanto che quando A sparisce dopo un appuntamento andato male, Mitsuko si sente persa e arrabbiata.

Non viene detto molto riguardo a Tada-kun: sappiamo solo che è un ragazzo timido privo di qualunque abilità ai fornelli, e ama la cucina di Mitsuko. Nel corso del film vengono poi presentati altri personaggi: c’è Nozomo, una ragazza che lavora nello stesso ufficio della nostra protagonista, innamorata di un altro impiegato e disposta a tutto pur di conquistarlo, al punto da risultare quasi molesta o forse disperata; c’è Satsuki, la migliore amica di Mitsuko che ha lasciato il Giappone con il marito per trasferirsi a Roma ma si rende conto troppo tardi di non essere felice nella sua nuova vita.

La pellicola sembra inizialmente incentrata solo sulla storia d’amore nascente tra i due protagonisti, e invece affronta tematiche profonde come la paura di non essere abbastanza forti da farcela da soli, che può portare ad alienarsi per conquistare un uomo che non è meritevole del nostro amore e gettarsi in una nuova vita per poi ritrovarsi sopraffatti dai rimpianti.

In altri termini, Hold me back è un film piacevole, che che in chiave tragicomica riesce a far sorridere – e a tratti ridere – pur riflettendo sulla fragilità degli individui, soprattutto delle donne, e sulle paure nascoste nel profondo dell’animo umano.

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Oltre a rimanere aggiornato sui nostri eventi e le nostre attività, riceverai anche l'accesso a contenuti esclusivi!

Marketing a cura di

Prossimi eventi

Articoli recenti

NipPop x FEFF27: “Dollhouse”

Come si fa a fare un film horror dopo una carriera trentennale di sole commedie? Questa è la domanda che critica e pubblico si sono posti quando Yaguchi Shinobu, noto regista giapponese, ha sorpreso tutti al Far East Film Festival di Udine quest’anno portando alla kermesse Dollhouse in anteprima mondiale. In questa storia di bambole possedute le risate sono sostituite da (forse troppi) jumpscare, ma comunque propone idee e suggestioni interessanti.

Leggi tutto

NipPop x FEFF27: “The Great Yōkai War” (2005) e “The Great Yōkai War: Guardians” (2021)

La cinematografia giapponese ha sin dagli albori un rapporto vivo e multisfaccettato con la tradizione folklorica, intesa non solo come raccolta di narrazioni arcaiche, ma come corpo simbolico capace di essere modulato e reinterpretato alla luce delle tensioni sociali e culturali contemporanee. In questa prospettiva si collocano The Great Yōkai War (2005) e The Great Yōkai War: Guardians (2021), due opere realizzate da Miike Takashi, regista caleidoscopico la cui produzione è impossibile da collocare in un singolo genere.

Leggi tutto

NipPop X FEFF27 – “Rewrite”

Rewrite, presentato alla 27esima edizione del Far East Film Festival in prima mondiale, segna il ritorno di Matsui Daigo a Udine tredici anni dopo il suo debutto con Afro Tanaka e lo fa con il suo primo – riuscitissimo – tentativo di incursione nella fantascienza. In Giappone il film è atteso nelle sale a luglio 2025.  Matsui Daigo e Ueda Makoto, sceneggiatore di film come Summer Time Machine Blues (2005) o Beyond The Infinite Two Minutes (2020), si cimentano in un’impresa non semplice, ovvero quella di riscrivere e riproporre un tema che si trova già saturo nei drammi romantici giapponesi: i viaggi nel tempo. E ci riescono, creando un prodotto che si dimostra equilibrato, ironico e profondo.

Leggi tutto