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NipPop @FEFF20: Tremble All You Want

29 Aprile 2018
NipPop Staff

 


Com’è il primo amore? Cosa si prova? Sognare a occhi aperti, non riuscire a rivolgere la parola alla persona che ti fa provare nuove emozioni: queste alcune delle premesse di Tremble All You Want, l’ultima commedia di Ooku Akiko, vincitrice del Premio del Pubblico al Tokyo International Film Festival lo scorso anno. Noi di NipPop l’abbiamo visto per voi al FEFF20!

La giovane Yoshika (Matsuoka Mayu), nonostante le responsabilità della vita adulta, in realtà non è mai cresciuta. Ha interessi particolari ma soprattutto non è mai andata oltre la sua prima cotta del liceo, il suo principe azzurro Ichi (“uno”, interpretato da Kitamura Takumi). Se quando era una timida ragazzina bastavano poche parole del ragazzo per farla emozionare, a distanza di dieci anni la passione, o forse l’ossessione, non è mai scemata. Anzi, continua a ripetere all’amica e collega Kurumi (Ishibashi Anna) che per lei esiste solo Ichi, respingendo costantemente le avances dell’impacciato ragazzo che lavora nella sua stessa azienda e che lei ha soprannominato Ni (“due”, interpretato da Watanabe Daichi), sottolineando sottilmente come sia per l’appunto solo una “seconda scelta”.

Quasi all’improvviso, Yoshika decide che ne ha abbastanza di questo stallo sentimentale e con un sotterfugio riesce a organizzare una rimpatriata con gli ex compagni delle medie, allo scopo di rivedere Ichi. La ragazza interagisce timidamente con gli altri finché non arriva Ichi e scopre così che anche il suo primo amore, come altri dei ragazzi presenti, vive a Tokyo, circostanza che le offre un’ulteriore possibilità di rivederlo.

In tutto questo, però, Ni non demorde. Infatti, nonostante il primo appuntamento si sia riveato disastroso, continua a cercare di ottenere le attenzioni della protagonista. Nel frattempo Yoshika riesce finalmente a rivedere Ichi e a passare del tempo con lui. Chiacchierando, scopre inaspettatamente che hanno molte cose in comune. Tuttavia, non è tutto così semplice come sembra e la ragazza da quel momento dovrà fare i conti con la realtà.

È facile immedesimarsi nella protagonista aggrappata al suo primo amore con una determinazione che nasconde una profonda insicurezza. Ha interessi particolari che vanno dalla musica a una passione sfrenata per gli animali estinti, ma non è un personaggio immediatamente comprensibile al di là l’immaturità caratteriale che sembra essere la sua cifra.

È molto interessante la sua evoluzione, in particolare dal punto di vista dei rapporti interpersonali che si è consapevolmente illusa di avere costruito, quando la realtà è ben più dura e forse anche più spaventosa. Anche per quanto riguarda l’amore assistiamo a uno sviluppo realistico che risulta in una piacevole maturazione. Tuttavia questo non provoca un cambiamento tanto radicale da modificare la frizzante personalità di Yoshika.

La figura di Ni può inizialmente apparire irritante per come cerca di imporsi sulla protagonista, ma con lo sviluppo della vicenda è impossibile non simpatizzare per lui e per l’onestà dei suoi sentimenti. Non è un personaggio tratteggiato con particolare spessore se non a partire da metà pellicola, quando aumentano le scene che lo vedono presente.

Il film è ricco di figure di contorno che definiscono le relazioni che Yoshika costruisce con il mondo circostante. A partire dall’eccentrica vicina fino alla cameriera del ristorante che frequenta abitualmente, tutti questi rapporti sono però perfetti esempi di come non sempre tutto è come sembra: la ragazza infatti vive una menzogna, circondandosi apparentemente di persone che la capiscono e la sostengono. Ma è solo per nascondere una profonda solitudine.

A metà del film la situazione si capovolge e lo spettatore si rende conto che la commedia romantica funge solo da cornice alla vita condotta dalla ragazza, offrendo anche uno spunto di riflessione su temi come la solitudine o la paura di affrontare la realtà. Tuttavia, in questo caso, anche argomenti di grande spessore vengono trattati con la giusta dose di leggerezza e autoironia.

È proprio questa l’atmosfera generale che domina la pellicola, alternando momenti importanti sia per la vicenda che per le tematiche trattate a momenti bizzarri che suscitano l’ilarità del pubblico. L’andamento non è difficile da seguire e il film non annoia, andando oltre la classica commedia romantica adolescenziale sdolcinata e lasciando qualcosa in più a chi guarda. È una storia sul primo amore che va in una direzione molto diversa rispetto a quello che può essere l’aspettativa iniziale del pubblico, ma non lascia certo delusi.

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