Nella prima parte del nostro viaggio nel mondo del collezionismo otaku abbiamo delineato una veloce panoramica del merchandise legato ad anime, manga e videogiochi, concentrandoci sui fenomeni di marketing più palesi. Stavolta parleremo del prodotto forse più rappresentativo del collezionismo, ovvero delle figures.
Il Giappone è uno dei maggiori produttori di figures, e ogni anno sono moltissime le fiere specializzate durante le quali le varie case di produzione mettono in mostra i loro prototipi e annunciano le uscite e l'inizio dei preorder. Le fiere hanno una rilevanza sempre maggiore anche tra i fan internazionali, che rappresentano una fetta di mercato in crescita. Lo dimostrano i sempre più numerosi siti di informazione e negozi online specializzati, negli Stati Uniti ma anche in Europa.
Wonder Festival 2014 Winter
Le figures possono essere statue statiche in scala, o action figure che grazie a giunture e parti intercambiabili (volto, mani etc) possono essere posizionate a piacere. A volte singole figures possono essere pensate come componibili in diorama insieme ad altre della stessa serie. Tra le action figure i mecha sono degli evergreen, ma negli ultimi anni sono sempre più frequenti quelle che rappresentano personaggi umani/umanoidi (es. S.H. Figuarts, Figma etc). Anche le versioni chibi o super deformed (come i celeberrimi Nendoroid) sono sempre più apprezzate, sia in Giappone sia all'estero.
Sakura Kinomoto di Card Captor Sakura in versione action figure, statica e Nendoroid
Com'è giusto che sia, esistono molte sotto categorie: le prize figure vengono messe in palio come premi di lotterie (ichiban kuji) insieme ad altri premi, le trading figure invece sono piccole figure collezionabili a costo contenuto. Tra i metodi di vendita, oltre al classicopreorder con data di uscita prestabilita mesi prima, per le figure di prezzo non elevato ci sono anche UFO catcher e gachapon.
Categoria a parte è quella dei garage kit, figure o diorama con uno o più personaggi venduti in un set da assemblare e dipingere. Alcuni fan specializzati prendono anche commissioni per altri appassionati, che non hanno il tempo o le capacità per ottenere un risultato soddisfacente da soli. I garage kit hanno ovviamente un mercato più ristretto ma non meno interessante, perché pienamente nell'ottica del fan che si “appropria” con il proprio lavoro del personaggio o della storia di cui è appassionato. Il sito di riferimento per i garage kit è E2046 (http://www.e2046.com/).
Un discorso a parte si può fare per il collezionismo delle bambole, che in parte condivide il territorio di appartenenza con quello del collezionismo di figure, e in parte invece prende una direzione diversa. Nel prossimo articolo parleremo delle differenze di target maschile/femminile nel mondo delle figure!
Ecco la prima parte: https://www.nippop.it/it/media-and-arts/blog/jmagazine/media-arts/otaku-wonderland-parte-1-marketing-e-collezionismo