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Otaku Wonderland parte 2 – Sogni in PVC, le figure

23 Febbraio 2016
Elena Tessari

Nella prima parte del nostro viaggio nel mondo del collezionismo otaku abbiamo delineato una veloce panoramica del merchandise legato ad anime, manga e videogiochi, concentrandoci sui fenomeni di marketing più palesi. Stavolta parleremo del prodotto forse più rappresentativo del collezionismo, ovvero delle figures.

Il Giappone è uno dei maggiori produttori di figures, e ogni anno sono moltissime le fiere specializzate durante le quali le varie case di produzione mettono in mostra i loro prototipi e annunciano le uscite e l'inizio dei preorder. Le fiere hanno una rilevanza sempre maggiore anche tra i fan internazionali, che rappresentano una fetta di mercato in crescita. Lo dimostrano i sempre più numerosi siti di informazione e negozi online specializzati, negli Stati Uniti ma anche in Europa.

Wonder Festival 2014 Winter

Le figures possono essere statue statiche in scala, o action figure che grazie a giunture e parti intercambiabili (volto, mani etc) possono essere posizionate a piacere. A volte singole figures possono essere pensate come componibili in diorama insieme ad altre della stessa serie. Tra le action figure i mecha sono degli evergreen, ma negli ultimi anni sono sempre più frequenti quelle che rappresentano personaggi umani/umanoidi (es. S.H. Figuarts, Figma etc). Anche le versioni chibi o super deformed (come i celeberrimi Nendoroid) sono sempre più apprezzate, sia in Giappone sia all'estero.

Sakura Kinomoto di Card Captor Sakura in versione action figure, statica e Nendoroid

Com'è giusto che sia, esistono molte sotto categorie: le prize figure vengono messe in palio come premi di lotterie (ichiban kuji) insieme ad altri premi, le trading figure invece sono piccole figure collezionabili a costo contenuto. Tra i metodi di vendita, oltre al classicopreorder con data di uscita prestabilita mesi prima, per le figure di prezzo non elevato ci sono anche UFO catcher e gachapon.

Categoria a parte è quella dei garage kit, figure o diorama con uno o più personaggi venduti in un set da assemblare e dipingere. Alcuni fan specializzati prendono anche commissioni per altri appassionati, che non hanno il tempo o le capacità per ottenere un risultato soddisfacente da soli. I garage kit hanno ovviamente un mercato più ristretto ma non meno interessante, perché pienamente nell'ottica del fan che si “appropria” con il proprio lavoro del personaggio o della storia di cui è appassionato. Il sito di riferimento per i garage kit è E2046 (http://www.e2046.com/).

Un discorso a parte si può fare per il collezionismo delle bambole, che in parte condivide il territorio di appartenenza con quello del collezionismo di figure, e in parte invece prende una direzione diversa. Nel prossimo articolo parleremo delle differenze di target maschile/femminile nel mondo delle figure!

Ecco la prima parte: https://www.nippop.it/it/media-and-arts/blog/jmagazine/media-arts/otaku-wonderland-parte-1-marketing-e-collezionismo

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