NipPop

L’uomo che voleva uccidermi

9 Agosto 2017
Claudia Catalano

A gennaio di quest’anno è arrivato in libreria L’uomo che voleva uccidermi, il romanzo cult di Yoshida Shūichi, edito da Feltrinelli e tradotto da Gala Maria Follaco.

Il libro racconta la morte di una giovane donna e le conseguenze per l’assassino e per tutte le persone che facevano parte della sua vita. Non si tratta di un semplice mistero da svelare pagina dopo pagina, ma piuttosto di una finestra sulla società giapponese, impeccabile dal punto di vista produttivo, ma carente nella capacità di costruire rapporti umani sinceri.

Yoshino è una ragazza che lascia la periferia per trasferirsi a Hakata, nel centro di Fukuoka, e accetta il primo lavoro che le capita al solo scopo di permettersi di vivere in città. Infatti inizia a lavorare per un’agenzia assicurativa e, dal momento che spesso ha appuntamenti con possibili clienti in giro per la città, nessuno si preoccupa quando una mattina non si presenta in ufficio. L’unica a essere turbata dall’assenza di Yoshino è una delle sue amiche più intime, che continua a chiedere ai colleghi se qualcuno ha notizie. Solo dopo diverse ore, in televisione viene trasmessa la notizia di una ragazza strangolata e assassinata al valico di Mitsuse, un luogo buio e inquietante al confine tra le città di Saga e Fukuoka, e le amiche intuiscono chi è la vittima.

Chi è stato a uccidere Yoshino? Sarà stato uno sconosciuto, un amico o uno di quegli uomini conosciuti su un sito di incontri? Perché Yoshino si trovava al valico di Mitsuse?

Il racconto del delitto è solo laterale agli intrecci che si sviluppano nel romanzo. L’autore riesce a descrivere appieno le caratteristiche di ogni personaggio legato alla vicenda, portando alla luce i pensieri più intimi di ognuno di loro. Il ritmo è serrato e il passaggio da un personaggio all’altro è talmente veloce che non lascia spazio a fantasticherie. Ogni segmento del racconto è legato a un preciso momento della vita dei personaggi, connessi da un filo logico che si riesce ad afferrare solo nelle ultime pagine. L’esistenza di ognuno di loro però mostra un elemento comune ben visibile sin dall’inizio: la solitudine. Il clima del racconto è colmo di angoscia e di frustrazione, e mette in luce la mancanza di comprensione, persino all’interno dell’ambiente familiare. In particolare un problema di forte impatto nella società giapponese odierna è l’evidente distanza emotiva che separa anche le persone più vicine tra loro, e questo romanzo ne riporta una formidabile testimonianza.

Non c’è da stupirsi se con L’uomo che voleva uccidermi, Yoshida Shūichi ha vinto due premi importanti quali l’Osaragi Jiro Prize e il Mainichi Publishing Culture Award. Inoltre, la versione originale del romanzo è uscita in Giappone nel 2007 e ne è stata fatta una trasposizione cinematografica dal regista Lee Sang-il, dal titolo Akunin.

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Oltre a rimanere aggiornato sui nostri eventi e le nostre attività, riceverai anche l'accesso a contenuti esclusivi!

Marketing a cura di

Prossimi eventi

Articoli recenti

“Una ragazza alla moda” compie 50 anni!

Nel 1975, sulle pagine della rivista Shōjo Friend di Kodansha, faceva il suo debutto una delle opere più amate e rivoluzionarie dello shōjo manga: Haikara-san ga Tōru, tradotto in Italia come Una ragazza alla moda. Oggi, cinquant’anni dopo, Star Comics celebra il mezzo secolo di questo capolavoro firmato da Waki Yamato con una nuova edizione celebrativa. Una riedizione che non è solo un omaggio a un manga intramontabile, ma anche una riscoperta culturale, storica ed estetica di un’opera che ha lasciato un segno indelebile nel panorama del fumetto giapponese e nell’immaginario di intere generazioni.

Leggi tutto

Un’amicizia inusuale ma necessaria – “One Room Angel” di Harada

One Room Angel è l’ultimo manga di Harada pubblicato dalla casa editrice Shodensha nel 2019. In italiano viene pubblicato dalla Star Comics nel 2021, sorprendendo i lettori della mangaka con una storia diversa rispetto alla sua produzione precedente. Con l’opera, Harada si distacca dal genere dei boy’s love – con cui ha raggiunto il successo – per spostare l’attenzione verso aspetti meno romantici, ma non per questo meno intimi, della vita dei personaggi di cui narra.

Leggi tutto

Mascotte design: il mondo delle delle mascotte giapponesi

In Giappone non c’è stazione ferroviaria, evento locale o spot turistico che non sia popolato da almeno una mascotte. Buffe, adorabili, a volte stranamente inquietanti, le Yuru-Kyara (o Yuru-Chara, ゆるキャラ) sono diventate un simbolo della cultura pop giapponese. Ma cosa sono esattamente queste mascotte? E soprattutto, perché i giapponesi le amano così tanto?

Leggi tutto